Startup e franchising: opportunità per giovani e commercio

I dati emersi relativamente all’avvio di nuove attività sottolineano come molti giovani guardano con attenzione al settore del commercio attraverso l’avvio di nuove startup o di realtà legate al mondo del franchising

L’economia  del nostro paese offre segnali incoraggianti per coloro che vogliono intraprendere un’attività in proprio. I dati emersi relativamente all’avvio di nuove attività sottolineano come molti giovani guardano con attenzione al settore del commercio attraverso l’avvio di nuove startup o di realtà legate al mondo del franchising. La spinta generale verso tali generi di iniziative, oltre che dal momento economico che attraverso il paese, arriva anche dalla volontà degli interessati di diventare imprenditori di se stessi e per la prospettiva di ricavare un importante successo economico.
Quello che sorprende è che la scelta di questi giovani non è in prima battuta motivata dalla difficoltà di trovare un posto fisso o dallo status di disoccupazione in cui riversano. La loro ambizione è quella di aggiungersi ai 51mila operatori che hanno aperto ad oggi un franchising nel nostro paese e di conseguenza entrare in un comparto che nel suo piccolo, nel 2016, ha fatturato 23 miliardi di euro, oppure di far parte delle 10mila startup presenti in Italia a inizio del 2017. Questa spinta verso tali modi di fare commercio è favorita inoltre dalle agevolazioni che enti e istituzioni mettono a disposizione dei giovani per rilanciare le attività imprenditoriali, soprattutto nelle zone del Sud Italia dove le opportunità di lavoro sono ancora più limitate, ma anche grazie alle informazioni preziose e possibilità che la rete internet mette offre a tutti, grazie a veri esperti del settore del commercio, economia e finanza come Davide Marciano di affarimiei.biz, che fornisce ogni giorno ai propri lettori strumenti per rivoluzionare la propria vita lavorativa e consigli per fare business online e offline.
Vista l’evoluzione del mondo commerce, sempre più rivolta verso nuove forme di multicanalità che premiano le aziende che operano sia attraverso i tradizionali punti fisici di vendita al dettaglio sia attraverso veri e propri e-commerce sulla rete, i giovani si approcciano a tale settore attraverso nuove modalità di fare commercio. Da una parte abbiamo le startup innovative, che non sono altro che delle società di capitali, operanti sul mercato da non più di 48 mesi, che rispondo a particolari requisiti e che come attività esclusiva o prevalente effettuano lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi con un alto valore tecnologico. I numeri delle startup in Italia sono in continua crescita, ad oggi circa il 70% di esse è nata con lo scopo di fornire servizi alle imprese tra cui la produzione di software e consulenza informatica, attività di R&S, servizi d’informazione, mentre il 20% si opera nel settore dell’industria, quali la fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, mentre circa il 4,5% opera nel commercio. Le regioni si concentrano in modo maggiore le nuove idee e la creazione di startup sono la Lombardia, che racchiude circa il 22% del totale nazionale, seguono Emilia Romagna, Veneto, Campania e Lazio. In coda alla classifica troviamo Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.
L’altro settore a cui i giovani guardano con interesse è quello del franchising, che non è altro che un accordo di collaborazione tra un’azienda di un marchio noto, quello che viene chiamato affiliante, e una società o una persona fisica che aderisce a tale marchio. L’azienda franchisor concede all’affiliato, solitamente un rivenditore indipendente, il diritto di vendere i propri prodotti o servizi utilizzando il marchio, ma anche altri generi di servizi come l’assistenza tecnica e la consulenza sui metodi di lavoro. I settori commerciali maggiormente interessati dall’apertura di nuovi franchising sono il food, con il 35% del totale, moda e abbigliamento, con il 30%, seguono poi gli articoli per la persona. Si tratta di una forma di commerce molto apprezzata dai nuovi imprenditori in grado di fornire, grazie alla sua formula, una maggiore riduzione dei rischi grazie alla presenza del franchisor che fornisce il marchio, knowhow e assistenza.
Non saranno di certo le startup e il franchising a sconfiggere la disoccupazione giovanile, ma i dati emersi sottolineano una forte tendenza nei giovani di mettersi in proprio attraverso queste nuove forme di fare impresa e commercio, e se le istituzioni continueranno a investire e agevolare questi settori, tali modalità di commercio potrebbero rappresentare una nuova opportunità importante soprattutto per le regioni del sud Italia, dove i posti da lavoro dipendente continuano a non avere segnali importanti di ripresa.
Fonte: Manageritalia