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Franchising, al salone accordo con la Cina

All’estero cresce l’interesse per le aziende italiane del settore. Accordo per realizzare a Shanghai nel 2016 la mostra mercato “Italian Franchising Week”. In Fiera Milano anche delegazioni dalla Turchia e dagli Emirati Arabi. Edizione numero 30 chiusa con 13.500 visitatori professionali in Fiera Milano
Con i focus su Cina, Turchia ed Emirati Arabi Uniti, si è chiuso nel segno dell’internazionalità il Salone Franchising Milano a Fiera Milano Rho.
Edizione numero 30 della manifestazione di riferimento che quest’anno ha proposto le ultime tendenze e le novità al servizio delle imprese del settore e di chi vuol avviare o ampliare un’attività e con l’aumento del comparto registrato nel primo semestre 2015: registrando 210 franchisor espositori e 13.500 visitatori.
Una delegazione cinese, 20 persone tra funzionari governativi e imprenditori di Pechino e Shanghai, ha siglato un accordo per realizzare a Shanghai nel 2016 Italian Franchising Week, una mostra mercato di aziende franchisor italiane. Da quando i cinesi hanno scoperto la formula del franchising hanno dato vita a diverse fiere specializzate e orientato una parte significativa del commercio all’affiliazione. La delegazione turca ha trasferito l’interesse di gruppi finanziari a investire nelle aziende franchisor italiane, mentre quella degli Emirati Arabi ha sviluppato sinergie in vista dell’ Expo 2020 Dubai.
Esperti di Francia, Spagna, Brasile, Olanda, Finlandia hanno partecipato al workshop Go International, organizzato da Quadrante, ricordando che esportare una attività in franchising all’estero può portare molti vantaggi, e che la percentuale attuale delle aziende italiane all’estero (il 17% del totale dei franchisor) può aumentare nel giro di pochi anni.
L’internazionalizzazione garantisce infatti oltre a nuovi proventi, una minore dipendenza dal mercato nazionale, la valorizzazione automatica del marchio, e un aumento del patrimonio di know how e brevetti. Le aziende franchisor operanti in Italia sono 940, poco meno di Francia (1700) e Spagna (1080) e più dell’Olanda (743) e Finlandia (250). Le nazioni che hanno i più grandi numeri sono il Brasile (2942), gli Usa (2500).
“Il franchising sta vivendo una seconda giovinezza – commenta Antonio Fossati, presidente di RDS & Company, che organizza il Salone con Fiera Milano – sospinto dai rapidi cambiamenti del retail e dalla globalizzazione. E’ una formula in pole position nella nascente economia del dopo crisi, che porta innovazione e sperimenta nuove strade”.
Salone infatti, si sono delineate le nuove tendenze della ristorazione: dallo street food ai punti vendita che raggruppano i sapori di tutto il Sud, dai ristoranti a tema (anni 50, sud americani, etc) a ul servizio di barche che arrivano direttamente in spiaggia per offrire pesce fritto. Arrivano direttamente a casa anche i servizi che lavano l’automobile (con getti a vapore) e gli acrobati free climbing che puliscono gli edifici, ma poi ci sono le parafarmacie in franchising, le palestre per sole donne, le lavanderie a gettone, i negozi con tutto per i selfies. Novità anche nel campo delle toilettes di centri commerciali e grandi locali: il servizio, igienizzato con tecniche innovative, viene pagato dal cliente, il quale però riceve in cambio un buono sconto da utilizzare nel punto vendita.
L’ultima giornata ha anche fatto registrare l’incontro tra Centri Commerciali e aziende franchisor interessate ad aprire punti vendita in quelle strutture. Il Consiglio nazionale centri commerciali ha portato in fiera una rilevante rappresentanza di leasing manager che hanno incontrato numerose aziende franchisor per vagliare novità, proposte e servizi innovativi da inserire nella gallerie commerciali in Italia.
Tratto da Il Giornale

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